Ecco un articolo (tratto dal numero di ottobre 2006 - PPNE'- periodico distibuito gratis a Faenza e su internet) su RTV Faenza.
In allegato anche i due adesivi della radio-tv
Il progetto RTV Faenza nasce agli inizi dei ’70 in un’epoca dorata e sperimentale che aveva portato alla creazione in tutta Italia di radio televisioni libere” tra cui Tele Biella e Tele Lombardia.
Siamo a cavallo tra il ’73 ed il ’74 e sei personaggi in cerca di autore decidono di fare una sottoscrizione economica iniziale per le prime attrezzatute audiovisive: Sasco Zanzi, Edio Galanti, Aldo Venturelli, Gianni Ferro, Luigi Damiani, e ovviamente Giovanni Violani; a cui più tardi parteciparono Franco Lasi, Bruno Contoli, Giovanna Casanova e altri.
E’ l’inizio di una avventura romantica e innovativa che si protrarrà fino agli albori degli ’80, un progetto sviluppato sull’idea sperimentale della radio e tv di quartiere. Per quanto la tv ebbe vita più breve, fu addirittura richiesta l’autorizzazione comunale per stendere una rete di trasmissione via cavo in alternativa all’etere allora vietato dalla legge.
Non se ne fece nulla anche perché nel frattempo le sentenze e le leggi aprirono varchi da cui le “emittenti libere” iniziarono a trasmettere via etere e
anche RTV Faenza iniziò con molto coraggio e altrettante difficoltà.
Più duraturo e movimentato fu il progetto radio al cui interno era presente un certo fermento racchiuso nella contrapposizione tra la CULTURA più tradizionale rappresentata dagli “anziani” contro i WATT, o potenza di emissione, sostenuta dai giovani proiettati verso le varie espressioni della musica moderna; e così da scissioni interne nacquero Radio 2001,e Radio Centrale, poi divenuta Radio Base.
RTV Faenza appariva con il taglio “ideale” di partecipazione e aggregazione tra soggetti di varie età che non cercando utili economici ottenevano soddisfazione dall’utenza, partecipe e divertita, che volevano tutelare e soddisfare. Il taglio culturale, il più possibile libero da condizionamenti e l’apertura a 360° nel trattare molti argomenti consentirono una vasta partecipazione e crearono grande interesse con qualche inevitabile contrasto
con i singoli, e con movimenti e associazioni.
Da RTV Faenza sono passate centinaia di persone, responsabili di programmi e collaboratori;premettendo le scuse per la mancata citazioni specie di tanti giovani, “croce e delizia” di RTV Faenza,- Violani ricorda, Primo Solaroli, personalità di grande cultura popolare ealtrettanta generosità, Veniero Casadio Strozzi Giacomo Caroli e Mario Zoli, Giovanna Casanova e Fabio Villa, e alcuni ospiti fissi come Giuliano Todeschini, Ubaldo Galli, Elio Jacchia, nonché quel grafico pieno di talento, un certo Mauro Andrea.
Tra le curiosità tratte dai programmi a stampa distribuiti periodicamente nelle edicole spiccano i primi giochi “interattivi” radio-tv telefonici, e poi i concerti e le manifestazioni musicali, le commedie dialettali, i consigli comunali, gli eventi sportivi e anche il Palio del Niballo il Faentino lontano e, le
Rubriche sociali e politiche e il Notiziario quotidiano. Il tutto autoprodotto, senza oboli alla SIAE, e sembra incredibile pensare che 30 anni fa non
c’erano diritti o vincoli per poter trasmettere una partita di calcio o basket!
Poi la guerra dei watt divenne inesorabilmente selvaggia, il Romanticismo era finito e a cavallo degli anni ’80 RTV Faenza si estinse.
Francesco Tassi
Attached Image: index.2.jpg