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LA VENDETTA DI UNA MADRE

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icon2  view post Posted on 10/3/2013, 10:07
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CORREVA L'ANNO 1973:
LA VENDETTA DI UNA MADRE


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Franca Valeri illustra l'originale televisivo di cui è anche autrice: ln quattro puntate l'attrice racconta (e interpreta) un momento di crisi dell'istituzione materna - Il difficile rapporto con la figlia ventiduenne - Un extra-terrestre e una militante femminista

E' in corso di lavorazione da alcuni giorni negli studi televisivi romani di via Teulada "Sì vendetta", un racconto originale televisivo in quattro puntate scritto ed interpretato da Franca Valeri. Regista dello sceneggiato è Mario Ferrerò — che già con le Sorelle Materassi dimostrò di saper usare il mezzo televisivo con efficacia, assimilando strutture narrative di derivazione cinematografica — mentre numerosi personaggi ruotano attorno alla protagonista. Oltre a Franca Valeri, fanno parte del cast di Sì vendetta anche Laura Carli, Gianni Bonagura, Vittorio Caprioli, Gina Sammarco, Pino Colizzi, Paola Tanziani, Sandra Mondaini e Rodolfo Baldini, tanto per' citare i più importanti. .

« Dopo aver scritto alcuni testi per il teatro, è la prima volta — spiega Franca Valeri durante un cordiale incontro con la stampa — che mi decido a pensare qualcosa in funzione del piccolo schermo (è anche la prima volta che l'attrice appare in uno sceneggiato televisivo a puntate n.d.r.) ma, molto probabilmente, questo racconto risentirà fortemente di un'ambientazione teatrale implicita».

« Sì vendetta — prosegue l'attrice — descrive un momento di crisi nella istituzione materna e narra, in chiave grottesca, del lacerante conflitto di incomunicabilità che oppone due generazioni: una ha vissuto, sebbene non in prima persona, i drammi e le angosce della guerra, l'altra è rappresentata dai giovani che di quella amara esperienza hanno soltanto sentito parlare. C'è un profondo abisso di incomunicabilità che separa gli uni dagli altri e io stessa ho potuto constatare che i giovani d'oggi dialogano più facilmente con generazioni di gran lunga precedenti, i nonni per intenderci».

La protagonista della vicenda è Nucci (diminutivo di Elena), una donna piccolo-borghese che porta con sé ogni disastro del codice famiglia, e non riece a trovare la benché minima intesa con la figlia ventiduenne. La Valeri la descrive come una donna che soffre, a sua volta, di un polemico rapporto con la madre (una signora anziana sicura di sè e dei suoi principi conservatori) che vive assieme a lei, instaurando così una situazione generazionale tridimensionale all'insegna della nevrosi.

Accanto a questo singolare nucleo, vivono altre famiglie in crisi e le amiche di Nuoci sono tutte traumatizzate dai figli, e dalla aberrante condizione esistenziale di signore borghesi: l'una, ricchissima, ha un bambino che si crede un extra-terrestre ma si consola andando a letto con l'aitante cameriere, un'altra è sconvolta perché sua figlia è un'agguerrita militante femminista e non fa altro che gravare il peso dell'abbrutimento umano della madre.

« In queste condizioni — aggiunge Franca Valeri — Nucci trama la sua emblematica vendetta nei confronti della figlia e deciderà di convogliarla a nozze con un odiato capellone. In questo modo crede di liberarsi, almeno in parte, delle sue angosce, per imporre alla ragazza le insulse convenzioni del matrimonio e della famiglia che lei stessa è stata costretta a subire. Ma il progetto non ottiene l'esito previsto perché la giovane si sposa di sua spontanea volontà colui che ama e diserterà persino la pomposa cerimonia allestita da sua madre. Anzi, sarà Nucci a cadere in un tranello innamorandosi di un giovanotto furbo e venale e sarà proprio sua figlia, molto più quadrata e matura di lei, a salvarla da un nuovo sfacelo ».

«Nonostante il titolo Sì vendetta — conclude comunque Franca Valeri — c'è in questo racconto un sentimento di giustizia verso i giovani, perché li reputo molto seri, a dispetto dei profondi squilibri della nostra epoca. Giustizia, ma non per questo incondizionata simpatia».
 
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