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IL FARAONE

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icon2  view post Posted on 9/9/2013, 12:54
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Il Faraone - Viene dall'est la storia dell'eretico.

Sei episodi a colori di 30' tratti dal film Faraon di Jerzy Kawalerowicz. Distribuito dalla Tower Film. Soggetto dal romanzo di Beloslaw Prus. Prodotto nel 1966 dalla Polki Kadr polacca. Interpreti: Jerzy Zeinik, Barbara Brylska, Piotr Pawlowski, Lester Herdegen. È in circolazione sulle televisioni locali a partire da ottobre.

È la storia di Ramses, erede al trono d'Egitto e del suo contrasto con la classe sacerdotale. Prima di succedere al padre, Ramses XII, il giovane si batte per restituire all'Egitto la potenza perduta e si rivolge ai mercanti fenici per ottenere il denaro necessario a pagare le truppe con cui muove guerra agli Assiri. Lo scontro con i sacerdoti raggiunge il culmine quando, morto il vecchio faraone, Ramses si insedia al suo posto e tenta di estromettere il sommo sacerdote Herthor dagli affari di Stato, nell'intento di impadronirsi del tesoro sacerdotale custodito in un labirinto. Ma la potenza e le conoscenze dei sacerdoti sono troppo forti. Herthor approfitta di un'esclisse di sole per terrorizzare il popolo che Ramses aveva scatenato contro il tempio e organizza un complotto nel quale il giovane faraone viene assassinato.

Mutate alcune circostanze ed esclusi i risvolti religiosi, la storia di Ramses è quella di Akhetaton, il faraone eretico che regnò in Egitto dal 1379 al 1362 a.C. e che è ricordato dai libri di storia per due motivi. Il primo, maggiormente importante, è il suo tentativo di riforma religiosa in senso monoteistico che fu causa ed effetto del suo contrasto con i sacerdoti del dio Amon che il faraone intendeva sostituire con Aton (cambiò per questo anche il suo nome da Akhet-amon in Akhet aton) simboleggiato dal disco del sole. Ma non gli servì nè il prestigio che gli derivava dalla carica nè l'aver trasportato la capitale del regno da Tebe ad Amarna. I sacerdoti organizzarono una rivolta popolare che si concluse con la sconfitta del faraone e la sua morte. Il secondo motivo è l'esser stato padre di Tutankhamon, il suo erede morto giovanissimo e la cui tomba venne riportata alla luce da Howard Carter nella più grande scoperta archeologica di questo secolo.

La storia di Akhenaton è stata narrata in un famosissimo romanzo di Mirka Waltari, « Sinhue l'egiziano » poi portata sullo schermo da Hollywood secondo il migliore stile kolossal.

Kawalerowicz la racconta con bel altro spessore Aiutato per la ricostruzione ambientale da egittologhi di fama, il regista polacco ne fa la metafora dello scontro fra il potere e la sua burocrazia, nel quale il popolo viene strumentalizzato e schiacciato da forze più potenti ed organizzate.

La realizzazione del film, uscito nel 1966, impegnò il regista per i primi anni sessanta. In precedenza Kawalerowicz si era affermato come l'autore di punta della cosiddetta « seconda generazione polacca » (quella da cui è uscito anche Wajda) e si era fatto conoscere con due film, « La collettività » e « Madre Giovanna degli angeli », quest'ultimo premiato anche in un'edizione del festival di Cannes.

Una volta terminato, Faraon finì immediatamente sotto lo sguardo della censura statale polacca che ne individuò immediatamente l'aspetto di critica dell'apparato burocratico e del potere incontrollato, critiche che, senza nemmeno troppi sforzi, potevano essere immediatamente riferite alla situazione sociale e politica della Polonia di allora.

Il successo straordinario di pubblico convinse le autorità polacche a fare marcia indietro. Nel 1967 Faraon ottenne il « Premio di Stato » e Kawalerowicz venne eletto presidente dell'Associazione dei cineasti polacchi. E non è che i successivi avvenimenti del 1970 e 1980 si siano incaricati di dargli torto.

La riduzione televisiva in sei puntate non nuoce affatto al film. Permette di vederlo nella sua edizione integrale e si adatta alle sue caratteristiche di film storico senza pretese colossali, adeguato quindi alle dimensioni del piccolo schermo e a una visione « a tutto tondo » da parte dei telespettatori.
 
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