| CORREVA L'ANNO 1977: RADIO X NAPOLI
Napoli: radio OSA (Operatori dello Spettacolo Associati) Ogni gruppo, associazione, struttura di base tramite la radio sta scoprendo forme di collegamento e di espressione dei propri interessi. Per questo, fra le trecento radio partenopee, fermiamo, questa volta la nostra attenzione su radio X, gestita dalla cooperativa OSA (Operatori dello Spettacolo Associati). Recapito: via Monte di Dio 80, Napoli. Tel. 405847 , 417500. Frequenza: 95.200 MHz (depositata il 3 agosto 76). Trasmette 24 ore su 24.
Curiosità: non si fanno dediche (i responsabili ci tengono a sottolinearlo).
Trasmettitori: ITELCO 200 W, Antenna Grandplain 7 dB Itelco, Ripetitore Itelco 400 W, Antenna collinare. Attrezzature BF: nello studio 1: 1 Mixer Steg a 8 canali, 2 Piatti Tech-nics a trazione diretta, 1 Registratore a cassette Technics, 1 Registratore a cassette Crown, 1 Registratore a bobine Akay, 1 Sintonizzatore Technics. Nello studio 2: 2 Piatti Thorens, 1 Registratore a bobine Revox, 2 Piastre a cassette Basf, 2 Piastre a cassette Technics, 1 Mixer Outline stereo, Cuffie Sennheiser, Microfoni a condensatori da 600 Ohm.
Audience: « Con le sole proprie forze », tutta Napoli e provincia, Caserta e zone limitrofe, ma sono giunte telefonate perfino dalla Sicilia da parte di persone che di notte hanno captato l'emittente. Durante le ore di monoscopio di Canale 21 (la seguitissima Tv partenopea) la voce di Radio X, che fa da colonna sonora, giunge in tutta la Campania.
Pubblicità: Per comunicato di 15-20 secondi sul monoscopio di Canale 21, lire 18.000; senza Canale 21, lire 7.000. Programmi: Molte produzioni proprie e grande varietà di scelta. Si può veramente dire che ce n’è per tutti i gusti.
Parliamo con Gino Ranieri, Alfonso De Biase ed Enrico Russo, responsabili della stazione.
Quali sono i programmi più seguiti di Radio X?
È difficile dirlo. Dovrebbero essere le canzoni napoletane, ma noi abbiamo dato solo due spazi giornalieri ad esse; esattamente (da un palinsesto tipo) alle 13 con la trasmissione « Da Napoli con amore » e alle 19 con « Musicalmente Napoli », ma sono molto seguite anche le trasmissioni culturali come « Passeggiando per Napoli » che è una riscoperta della Napoli monumentale attraverso passeggiate e riflessioni su monumenti la cui storia non si trova abitualmente sui libri e il programma « RX Classifica », che gode di grande seguito essenzialmente per le recensioni di Paolo Animato e Paolo Maione. Siamo stati l'unica Radio napoletana ad essere accreditata agli « Incontri internazionali del Cinema » per la serata conclusiva al teatro San Carlo. Anche le trasmissioni sportive sono molto seguite, facciamo dirette dall’ippodromo di Agnano e dagli stadi di calcio dove gioca il Napoli, sia qui in città che in trasferta con collegamenti flash in collaborazione con le altre Radio italiane. Così abbiamo creato dei rapporti di amicizia con altre emittenti come Radio Ambrosiana, Genova Sound, Torino Centrale, in pratica con le Radio delle città con le quali fino ad oggi il Napoli ha giocato e contiamo di estendere questi rapporti man mano che andiamo avanti con il campionato.
Perché fate Radio?
Soprattutto perché crediamo nel patrimonio artistico e culturale della nostra città. Siamo coscienti che ci troviamo di fronte a un popolo, che, o per ragioni storiche, o culturali, o economiche è stato sempre trattato come un popolo di serie B, pur avendo un patrimonio culturale enorme; cosi attraverso le nostre produzioni cerchiamo di stimolare i napoletani ad avvicinarsi a qualcosa che è stata sempre loro e non se ne sono mai accorti. Il programma condotto da Sergio Russo è un programma che ha avvicinato i napoletani alla loro città così, come il programma «Storia di Napoli » ha spiegato come era Napoli, come è nata e così via impegnando gli ascoltatori con un quiz storico su Napoli.
Chi prepara i quiz e i servizi giornalistici?
I quiz li curiamo un po’ tutti quanti noi come anche i servizi giornalistici. Facciamo un lavoro di équipe.
Chi cura ìa messa a punto tecnica?
Ciascuno di noi,: perché siamo riusciti a formare un settore veramente omogeneo; abbiamo creato un vero e proprio pluralismo di mansioni che rispecchia lo stesso pluralismo politico all'interno della cooperativa.
(Reportage dell'epoca curato da Massimo Graetzer).
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