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[DISCUSSIONE] RADIO NAZIONALI

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icon3  view post Posted on 4/3/2006, 17:54
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RADIO NAZIONALI
 
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view post Posted on 15/3/2006, 15:07
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- post di ForestOne -

La decisione di qualche tempo fa della Rai di cessare le trasmissioni radiofoniche in onde medie, dopo aver acceso le vive proteste di quanti la ricevevano proprio in quella banda, sta sollevando un vespaio...
Essendo rimasta solamente con le frequenze FM, l'emittente di Stato sta cercando di far piazza pulita delle emittenti che possono (anche potenzialmente) interferirla...

Da Millecanali online del 1° Marzo:
CITAZIONE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo ‘drammatico’ comunicato di protesta di diverse radio private della Lombardia, appositamente organizzatesi in una ‘segreteria di coordinamento’ a Milano:

“Gli errori della Rai ricadono sui privati.
Nella primavera dello scorso anno la Rai, a seguito di una deleteria decisione censurata dall’opposizione e da gran parte degli ascoltatori di RadioDue e (soprattutto) RadioTre, ha deciso di abbandonare le emissioni in Onde Medie (AM), sacrificando così la prima storica fonte di diffusione delle proprie trasmissioni e privando un grandissimo numero di ascoltatori della possibilità di ricevere i programmi della concessionaria pubblica.
Della scellerata decisione tutti, tranne i vertici di Viale Mazzini, hanno percepito immediatamente la portata distruttiva: una sorta di suicidio del servizio pubblico radiofonico.

Successivamente (pochi mesi dopo), resasi conto della forte emorragia di ascolti, la Rai, anziché tornare sui propri passi e riattivare le Onde Medie, ha deciso di “pulire” le proprie emissioni in modulazione di frequenza (FM), saturate – a suo dire – dalle emissioni concorrenti dei privati (dimenticando che, magari, a quasi trent’anni dalla fine del monopolio, forse l’etere non era più quello di un tempo, quando la Rai pascolava da sola….).
Ma non basta.

Totalmente incurante della realtà fattuale, la Rai ha deciso di affrontare il problema dal lato opposto: anziché intervenire sulle proprie antenne site in postazioni obsolete (es. Monte Penice, pianificata negli anni ’50 dello scorso secolo), abbandonate da decenni dai privati perché poco adatte al servizio sulle aree densamente abitate, rendendoli conformi (quanto a potenziale di copertura) a quelli dei privati (progettati con criteri più moderni), ha deciso di imporre alle emittenti radiofoniche locali la riduzione dei loro impianti.

Sennonché, poiché le emissioni Rai sono ridotte al lumicino, la diminuzione degli impianti privati per “non interferire” tali “fiammelle” ha determinato la richiesta di renderli pari a…. “ceri del cimitero”.
Con il supporto del Ministero delle Comunicazioni, la Rai ha così nei mesi scorsi intrapreso una durissima azione repressiva verso le radio locali (regolarmente titolari di concessione governativa, per la quale versano salati canoni annuali…), che, nella maggior parte dei casi, occupavano pacificamente da venti o trenta anni le proprie frequenze Fm, imponendo una riduzione dei segnali corrispondente alla disattivazione degli impianti!

Tali azioni hanno interessato soprattutto la Lombardia, complice la presenza di un Ispettorato Territoriale che, dopo essere risultato dormiente per oltre un decennio – con l’arrivo del nuovo direttore ing. Giuseppe Virgillito – ha mostrato un incredibile attivismo…. a senso unico.

Il comportamento del Direttore dell’Ispettorato per la Lombardia del Ministero delle Comunicazioni è degno di uno Stato totalitario: le lagnanze delle emittenti private rimangono lettera morta, mentre quelle della Rai assumono priorità assoluta e le azioni repressive si concretano in provvedimenti in aperta violazione degli essenziali principi di trasparenza e partecipazione al procedimento.

Tutto proprio nel momento in cui la legge 241/90 (che consacra le garanzie del cittadino nel rapporto con la Pubblica Amministrazione) è stata oggetto di riforma (L. 11/02/2005 n. 15) con l’introduzione di correttivi per una buona ed efficiente amministrazione (utopia quindi quella del Legislatore…)!
La problematica è risultata tanto grave da aver determinato addirittura un’interrogazione parlamentare, con la quale è stato chiesto al Ministro delle Comunicazioni Gasparri di interrompere immediatamente la falcidia di emittenti private da parte dei propri Ispettorati Territoriali (ed in particolar modo, come detto, di quello della Lombardia, a presunta tutela della Rai, nelle more della fissazione di un più consono e democratico tavolo di confronto congiunto.

Purtroppo, il ministro Gasparri – generalmente prodigo di interessi verso le emittenti private (soprattutto in clima di elezioni…) – ha mostrato un totale disinteresse sulla questione.
I risultati di questa dissennata politica sia della concessionaria pubblica che del Ministero delle Comunicazioni - ed in particolare del suo ispettorato milanese capitanato ad interim dal Direttore dell’organo periferico della Calabria (!) - lanciato come un treno senza controllo contro il pluralismo informativo - determinerà la morte di numerose emittenti locali.

Dato che l’attuale governo ed in particolare il Ministro Gasparri – al di là delle dichiarazioni di facciata – appare totalmente disinteressato al pluralismo locale, alle emittenti locali non resta che auspicare un supporto alla straordinaria emergenza da parte dell’opposizione e dell’opinione pubblica”.

Segreteria di coordinamento:
Comitato Radio Tv Locali
Comitato per la difesa del pluralismo informativo
Comitato per la pianificazione delle frequenze radiotelevisive
[email protected]
Tel. 02.67.08.63.27

 
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view post Posted on 15/3/2006, 15:29
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- post di Clay 63 -

CITAZIONE (ForestOne @ 2/3/2005, 19:20)
La decisione di qualche tempo fa della Rai di cessare le trasmissioni radiofoniche in onde medie, dopo aver acceso le vive proteste di quanti la ricevevano proprio in quella banda, sta sollevando un vespaio...

La decisione suicida di spegnere le onde medie ha sicuramente sortito l'effetto che le radio RAI ora sono meno ascoltate.
Non si puo' mettere sulle stesso piano l'efficenza di irradiazione dell'FM rispetto alle Onde Medie.
E' naturale che l'FM per coprire lo stesso bacino di utenza delle OM necessita di migliaia di trasmettitori, mentre a quest'ultima ne bastano anche 2 o 3 (specie di notte quando la propagazione ionosferica "trasporta" le onde persino oltre i confini nazionali.
Ovvio che i due sistemi di trasmissione non si possono equiparare in fatto di qualità audio (le OM, modulate in ampiezza, non permettono l'alta fedeltà), ma questo è un aspetto in genere secondario per tutti coloro che da decine di anni erano affezionati alle Onde Medie che garantivano una ricezione continua su una medesima frequenza per centinaia di km senza alcun disturbo (scariche elettriche permettendo).

Per quanto riguarda l'appello lanciato dalle radio locali (ma lo sono veramente?) della Lombardia e anche del Veneto secondo me bisogna stare attenti.
Il panorama FM di oggi lo conosciamo bene ed è caratterizzato dalla "concorrenza sleale" consolidatasi nel corso degli anni in cui mancava una regolamentazione del settore e soprattutto (paradossalmente) dopo la Legge Mammì del 1990 che avrebbe dovuto assicurare la pari dignità tra tutte le emittenti.
In realtà anche le leggi successive alla Mammì hanno mantenuto i privilegi per le emittenti che potevano vantare "potenzialità economica" e "presenza sul mercato" a danno della maggior parte di radio e tv autenticamente locali che nel giro di 15 anni si sono ridotte del 70-80% perchè obbligate al rispetto di oneri inconciliabili con la natura "libera" delle emittenti stesse.


E' stato quindi voluto lo smantellamento delle antenne libere locali perchè:
1) non erano facilmente controllabili politicamente;
2) occupavano frequenze preziose a cui miravano i grandi network nazionali e multiregionali;
3) davano la voce alla gente;
4) svolgevano un servizio spesso indispensabile alla comunità (trasmissione dei consigli comunali, delle sagre paesane, di informazione strettamente legate al territorio, ecc.);
5) permettevano ai giovani di imparare un mestiere o di crescere culturalmente;
6) trasmettevano con bassissime potenze su un bacino di utenza che altre emittenti coprono con migliaia di watt;
7) ECC. ECC


Tornando alla protesta delle radio "locali" lombarde (perchè altrimenti non basterebbe l'intero forum per spiegare quante malefatte sono state compiute ai danni della libera informazione), ritengo che dietro ci siano le grosse imprese radiofoniche nazionali e pluriregionali che temono in un abbassamento delle loro potenze di trasmissione, del rispetto dei parametri di protezione CCIR nei confronti della RAI, della "perdita" di una delle tante frequenze che hanno a disposizione nel medesimo bacino di utenza (sottratte a chi non ce l'ha).
Faro' una ricerca per conoscere da chi è formato questo comitato di protesta, ma sono convinto che di emittenti locali ce ne siano davvero poche al suo interno...
 
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dr.frank
view post Posted on 15/3/2006, 16:10




Io sono uno dei pochi che ascolta ancora Radiouno in onde medie,perche'sinceramente le emittenti FM,i network e le superstation nazionali per l'esattezza,da quando le radio locali hanno iniziato a scomparire,le trovo tutte uguali e monotone.E ci sono rimasto molto male quando due anni fa e'scomparsa Radiodue dal panorama AM.Ma tant'e',i signori della Rai fanno cio'che vogliono e dobbiamo prenderne atto.Poi non mi si venga a dire se la notte ascolto la radio francese!
 
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view post Posted on 18/3/2006, 11:40
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Dumque....dato che 105 Network aprì una sua consorella eccovi il logo della parte più "classica".
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105 CLASSIC
Courtesy by Domins

Da quello che Alberto Hazan disse avevano investito circa un miliardo e mezzo per l'avvio della radio e non avrebbero potuto spendere meno in quanto solo per l'acquisto di frequenze fuori Milano, dei nuovi impianti di bassa e alta frequenza e delle migliaia di dischi e compact disc oltre al computer per il tutto era richiesta questa cifra.
Per inciso questa emittente nacque dall'accordo tra Alberto Hazan, "boss" di 105, con Gianluca Costella, proprietario di Radio Cosmo di Milano.
Unica nota negativa, sopratutto per me che sto al sud, 105 Classic non è mai arrivata sicuramente per non aver trovato frequenze ed estendere il loro segnale al meridione d'Italia.
 
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view post Posted on 18/3/2006, 13:13
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- post di ForestOne -

Dopo tanti anni di storici station break come One-O-One Network è stato davvero un "suicidio" demenziale quello di modificarne il nome in una anonimissima Radio 101!
Un bell'autogol per una radio che non è mai riuscita ad imporsi molto..

Tanto la "pacchia" è finita...
Sapevate che il proprietario di Radio 101 Angelo Borra è stato arrestato e che 101 era "sul mercato"? Bene, allora potrete anche immaginare chi ci stia per mettere le mani sopra...

Questo è ciò che riporta il Financial Times:
"Con l'approvazione della legge che regola il sistema radio-televisivo in Italia, i critici temevano che il settore potesse venir sfruttato ulteriormente dalla Fininvest, la holding del premier.
Ora che la Mondadori ha raggiunto un accordo per acquisire Radio 101, sorgono preoccupazioni che la radio italiana, altamente frammentata nella sua proprietà, potrebbe seguire la strada del mercato televisivo, dove Mediaset detiene tre canali e, attraverso Publitalia, il 65% stimato di tutti i ricavi pubblicitari televisivi. "

All'estero a quanto pare hanno ancora la lucidità di analisi che abbiamo perduto chissà dove ...

 
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Ongais
view post Posted on 18/3/2006, 13:15




- post di Nemax -

CITAZIONE (nemax @ 11/1/2005, 01:03)
CITAZIONE (clay63 @ 6/11/2004, 12:13)
CITAZIONE (guiduzz @ 5/11/2004, 14:14)
anche su Quattroruote c'era scritto del sequestro Borra, e si confermava che RAdio 101 era stata venduta alla Mondadori per 42 milioni di Euro.

Venduta?
Ma prima o dopo il fallimento (se c'è stato)?

radio 101 dal 1° gennaio fa ufficialmente parte del gruppo Mondadori. Non c'è mai stato un vero e proprio fallimanto,; si è semplicemente atteso la legge Gasparri che ha concesso al gruppo di Berlusconi di poter entrare nel mondo della radiofonia.

Aggiungo quanto trovato sul sito Gentestrana di Radio Rock FM....................

Mondadori: accettata l'offerta per Radio 101

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che l'offerta relativa all'acquisizione di tutto o parte del complesso aziendale facente capo alle società Radio Milano International S.p.A., General Broadcasting Radio S.p.A e One-OOne Radio Service S.r.l., è stata accettata dal custode giudiziale e dai legali rappresentanti delle società interessate, previa autorizzazione dei pubblici ministeri competenti.
A seguito dell'accettazione dell'offerta viene dato corso alle attività e verifiche che - come già comunicato al mercato lo scorso 1 luglio - rappresentano condizioni specifiche per la definizione dell'operazione; in particolare: - verifica e ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni da parte degli organi giudiziari e delle autorità amministrative competenti; - esito positivo di una due diligence tecnica, legale, amministrativo-contabile e fiscale; - raggiungimento di accordi transattivi definitivi con tutte le procedure fallimentari che vantano posizioni a credito nei confronti delle società attualmente titolari dei complessi aziendali.
La conclusione dell'operazione, che comporterebbe un impegno economico nell'ordine di 42 milioni di euro, è prevista entro la fine di quest'anno."
 
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view post Posted on 18/3/2006, 14:05
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- post di Pollon Z -

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preso dalla rivista:
Giovani Tv del 25 settembre 1969!!!! biggrin.gif biggrin.gif

Edited by Dantus - 18/3/2006, 14:05
 
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dr.frank
view post Posted on 8/4/2006, 19:41




Volevo solo esprimere il mio rammarico quando il gruppo L'Espresso decise di trasformare Italia Radio in M2O e quando le reti Rtl regionali furono soppresse,sto parlando circa del 1999/2000.
Se ne vanno sempre i migliori! :piango:
 
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dr.frank
view post Posted on 11/6/2006, 15:59




Volevo segnalare agli amici frequentatori del forum che in questo periodo Radiorai sta riproponendo il mitico spot pubblicitario della cedrata Tassoni...e ho detto tutto!
 
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Gabriele.G
view post Posted on 16/6/2006, 14:33




RAI PORTOFINO AM

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RAI Brunico AM

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dr.frank
view post Posted on 19/6/2006, 16:00




Lancio una domanda a tutti voi vediamo se c'e'qualcuno che vuole partecipare.Di chi e'secondo voi la voce femminile piu'sexy e calda della radiofonia italiana?

Secondo me ce ne sono quattro:Kay Rush(Radio Montecarlo),Doriana Laraia e Silvia Boschero(Rai Radiouno)et pour termine'Rosaria Renna(Radio Dimensione Suono).

A voi la parola!
 
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Gabriele.G
view post Posted on 20/6/2006, 10:02




Circuito Marconi

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Gabriele.G
view post Posted on 7/9/2006, 10:12




Radio CNR
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Radio Lattemiele
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Radio M2O
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Piazza Indipendenza, 23/C
00186 Roma
[email protected]
http://www.m2o.it


Play Radio
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Viale Giulio Richard, 1
20143 Milano
02 891 313 / 81911
Telefax02 8915 5379
Email [email protected] - [email protected]
Home Page http://www.playradio.it


Radio 101
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Via Ventura, 3
20100 Milano
02 21083-1 / 6698 2551
Telefax 02 2108 3210
[email protected]
http://www.r101.it


Radio 105
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Via Turati, 9
20121 Milano
02 655 1244
Telefax 02 655 1245
[email protected]
http://www.105.net


Radio Capital
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Via Massena, 2
20154 Milano
02 315 051
Telefax 02 315 055
[email protected]
http://www.capital.it


Radio Cuore - Radio Cuore 2
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Via G. Da Verrazzano, 2
56038 Ponsacco (PI)
0587 2861 / 800 861250
Telefax 0587 73 3861
 
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Gabriele.G
view post Posted on 11/9/2006, 19:24




Un po' di loghi nazionali.....

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